Il Castello di Castiglione del Terziere è una maestosa fortificazione che sovrasta il paesaggio circostante, proteggendo il borgo medievale che si stende ai suoi piedi. Castiglione del Terziere è uno dei borghi più antichi della Lunigiana, quel lembo di Toscana al confine tra Liguria ed Emilia Romagna, che vanta origini certamente altomedievali. A partire dal 1275, il paese acquisisce l'attributo “del Terziere”, in quanto rappresenta una "terza parte" dei territori feudali della famiglia Malaspina. Nel 1350 diventa un feudo autonomo e, nel 1451, entra a far parte della Repubblica Fiorentina. In quel periodo, il Castello assume il ruolo di sede del Governo e della Magistratura fiorentina in Lunigiana, funzione che ha continuato a svolgere fino alla metà del Settecento.

Oggi, il Castello di Castiglione del Terziere non è solo un custode di opere d'arte straordinarie e di una biblioteca di grande rilievo, ma anche un simbolo della memoria storica della Lunigiana. Questo luogo incarna il frutto di un atto d'amore verso la propria terra, compiuto da Loris Jacopo Bononi, intellettuale, collezionista e appassionato di cultura, che ha dedicato la sua vita alla ricerca e acquisizione di opere a stampa, arredi, oggetti d'arte, reperti archeologici, dipinti e sculture. La sua collezione rappresenta oggi una delle più importanti e variegate collezioni private della Toscana e, senza dubbio, la più significativa dell'intera Lunigiana.

Nel 1969, il professor Bononi, grande esperto di storia, avviò il restauro del Castello di Castiglione del Terziere, che versava in rovina da tempo, riuscendo in pochi anni a riportarlo a nuova vita. Nonostante i suoi numerosi impegni professionali, Bononi dedicò il resto della sua vita a una missione di "custodia dell'identità lunigianese", aprendo il Castello a studiosi, visitatori e scolaresche, cercando costantemente di trasmettere i valori in cui credeva fermamente.

Il Castello nasce come dimora e non è mai stato concepito come una Wunderkammer, ma come un luogo in cui abitare la storia. Le opere d'arte al suo interno non sono semplicemente esposte, ma sono parte integrante degli spazi vissuti quotidianamente, ognuna è un tassello di un racconto ben preciso. Ogni oggetto o opera acquistata nel corso degli anni ha trovato una nuova dimensione all'interno della struttura, creando un'atmosfera unica e una contestualizzazione originale.

Il Castello di Castiglione del Terziere è diventato anche un luogo di ricordi per il professor Bononi e la sua compagna, Raffaella Paoletti, che, fino al 2023, ha custodito con amore e dedizione l'importante eredità lasciatale dal professore, mantenendo viva la sua memoria e continuando la sua missione. Grazie al suo impegno, il Castello continua a rappresentare un punto di riferimento per la storia e la cultura della Lunigiana, un luogo dove passato e presente si fondono in un'esperienza unica per ogni visitatore.


Loris jacopo Bononi

Nato a Fivizzano, medico condotto nella sua terra natale, poi dirigente di multinazionali farmaceutiche e docente universitario a Torino, Bononi è stato anche un letterato e poeta di grande prestigio, ampiamente riconosciuto per la produzione narrativa e poetica. La sua collezione libraria si distingue per la varietà, l'ampiezza e la rarità di alcune edizioni. Tra i volumi si trovano manoscritti rari, incunaboli e prime edizioni di autori celebri, che conferiscono alla raccolta un valore sia bibliografico che storico. La biblioteca, cresciuta nel tempo, è diventata non solo un luogo di conoscenza, ma anche un invito a riflettere sull'importanza della conservazione della memoria storica e sul ruolo della lettura come strumento di crescita e consapevolezza.

Chi verrà?
dopo di te a rompere il silenzio
del mio aspettarti nell’altra vita
a dirmi non vedi che ti aspetta
che vuol viverne un’altra insieme
su questa terra
Verranno turbe di parole
valanghe di silenzio raggi astrali
filigrane appese all’universo
E ci sarà un’attesa da ogni luogo
per ogni luogo da ogni tempo
per ogni tempo
E ci sarà qualcosa d’indefinibile
la parvenza dell’infinito
l’ombra dell’eternità
Ma poi chissà se sarà vero

Loris jacopo Bononi

Poesia scritta per Raffaella Paoletti.

Loris Jacopo Bononi
Raffaella paoletti

Nasce nel 1961 a Genova e qui trascorre l’infanzia e la gioventù. Per i suoi studi sceglie di assecondare la sua indole artistica, che troverà felice espressione negli allestimenti di spazi espositivi di pregio, da lei curati per una decina di anni.
Nel 1987 visita il castello di Castiglione del Terziere, e incontra il professor Loris Jacopo Bononi, proprietario e artefice del recupero e della rinascita di quello straordinario contenitore di storia e di cultura.
Per entrambi è un immediato “riconoscersi”, un innamoramento inarrestabile e reciproco ,che li unirà in una profonda condivisione della vita.
Una vita intensa, dedicata all’amore per la cultura e all’accoglienza di chi desiderasse visitare il Castello, conoscerne la storia e le opere in esso contenute. Vivranno insieme fino al 2012, e anche dopo la morte di Loris, Raffaella continuerà ad accogliere con il sorriso sulle labbra chi volesse toccare con mano il Castello e il patrimonio in esso contenuto, in particolare l’eccezionale biblioteca ricca di incunaboli e delle prime opere a stampa della letteratura Italiana.

Donna colta e raffinata, aveva assorbito la storia e la cultura dei luoghi dove si muoveva con padronanza e consapevolezza, aveva il dono dell’empatia e della determinazione.
Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita con grande dignità e amore per la cultura, e la terra di Lunigiana, manifestando sempre e comunque l’idea di arrivare a costituire la Fondazione, che insieme al professore voleva realizzare per dare continuità al patrimonio, cercando consensi e collaborazioni con le istituzioni e le più prestigiose Università italiane ed estere. Aveva il culto del bello, amava la natura ed i fiori con cui adornava i saloni del Castello con bellissime composizioni; ci ha lasciato un ricordo di amore illimitato per la vita.
Le sue risate argentine risuoneranno per sempre nelle sale del castello e lungo il borgo di Castiglione. Per tutti aveva una parola e un sorriso.


Raffaella Paoletti
Raffaella Paoletti
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