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Fondata nell’Alto Medioevo, Castiglione acquisisce la denominazione “del Terziere” nel 1275, indicando la sua appartenenza alla “terza parte” dei feudi di Alberto Malaspina di Filattiera, appartenente al ramo dello Spino Fiorito. I Malaspina, illustri e influenti signori feudali italiani, si dividevano in due rami distinti per i simboli araldici: uno spino fiorito e uno spino secco. Prima del 1275, il borgo era noto come Castiglione dei Corbellari, dal nome di una famiglia che deteneva il feudo per conto degli Estensi, predecessori dei Malaspina nel governo della Lunigiana. Nel 1350, Castiglione del Terziere si elevò a Stato sovrano, diventando un Feudo Imperiale indipendente sotto il marchesato di Franceschino Malaspina, detto “il Soldato”, figura eminente che assunse ruoli di prestigio quali Capitano di Guerra dell’Armata Fiorentina, Podestà di Milano e Visconte di Luni. Nel 1451, il borgo fu integrato nella Repubblica Fiorentina, divenendo così centro amministrativo e giudiziario per la Lunigiana fiorentina. Il suo territorio giurisdizionale, originariamente ampio, si espanse ulteriormente verso sud fino ai castelli di Caprigliola, Albiano e Stadano, ad est fino alle Alpi Apuane, a nord fino all’Appennino e ad ovest comprendendo il feudo granducale di Groppoli. La decadenza di Castiglione del Terziere iniziò nella metà del Settecento con il trasferimento della sede del governo fiorentino (Capitano di Giustizia e la sua Corte) a Bagnone.

Oggi, Castiglione del Terziere è un piccolo paese di Lunigiana, situato in collina, a sinistra del fiume Magra, nel Comune di Bagnone, in Provincia di Massa Carrara. Un piccolo paese illustre, con in presente intriso di consapevolezza. Nel fondale celeste, la gran catena dell’Appennino(il monte Orsaro), le “panie”(Alpi Apuane), e il monte Corneviglio. In basso, nel verde più fulgido: Vallescura (paleontologia – tre milioni di anni orsono, mastodonti, cervidi, e “altri fossili”, e un’antica fornace di laterizi – archeologici industriali), attraversata per il lungo dalla “via romana”.

Da oltre trent’anni Castiglione del Terziere costituisce la sede spirituale, e materiale, della “memoria storica” di Lunigiana- Il suo castello. Infatti convenientemente restaurato, conserva, espone, ed illustra, a migliaia di visitatori ogni anno, tutto ciò che è stato possibile raccogliere e salvare, riguardante la storia e l’identità del Territorio della Lunigiana Storica.

Nel castello sono attivi dal 1973 il Centro di Studi Umanistici “Nicolò V”, dotato di una straordinaria biblioteca, meta costante di studiosi e studenti italiani e stranieri, e la Libera Cattedra di Filologia e Polifonia Vocale. Sia il Centro di Studi Umanistici “Nicolò V”, sia la Libera Cattedra di Filologia e Polifonia Vocale, sono noti per il contributo in molte città d’Italia, d’Europa, e d’America (del nord e del sud).

“ … Voglio ricreare un luogo della memoria dove riportare i ricordi della mia gente e della mia terra. Perché ricordare è un atto di civiltà. Perché ricordare deriva dal cor-cordis: gli antichi pensavano che la memoria fosse nel cuore … Custode delle memorie di questo lembo di terra inaridito da secoli di emigrazione …” è stato Loris Jacopo Bononi, medico e poeta – scrittore, autore di numerosi libri, straordinaria figura di umanista … Dominus innamorato della sua creatura, Bononi ha accolto il pellegrino nel museo – fortezza con lo stesso tenero entusiasmo di un adolescente al suo primo amore “